Sommario
- 1 Quanti giorni toccano per la morte del suocero?
- 2 Quando muore un genitore quanti giorni spettano?
- 3 Chi ha diritto a tre giorni lavorativi per lutto familiare?
- 4 Quali sono i permessi per lutto a tempo indeterminato?
- 5 Quanti giorni spettano per la morte del padre?
- 6 Come prevede il congedo per lutto?
Quanti giorni toccano per la morte del suocero?
In caso di decesso di un familiare, se hai un contratto di lavoro da dipendente (a tempo determinato o a tempo indeterminato), hai diritto a usufruire dei permessi per lutto retribuiti. Il permesso a cui hai diritto è al massimo di 3 giorni. Nel corso di un anno hai diritto sempre a un massimo di 3 giorni.
Quando muore un genitore quanti giorni spettano?
Ogni lavoratore dipendente ha diritto, per legge, a tre giorni lavorativi all’anno di permesso retribuito per lutto familiare, ossia per la morte del coniuge, di un parente entro il secondo grado o del convivente. Il termine per poter usufruire del permesso è di sette giorni dal decesso.
Quali sono i giorni di lutto concessi dalla legge?
I giorni di lutto concessi dalla legge sono tre, nell’arco di un anno lavorativo, e possono anche essere non continuativi.
Quando devono essere utilizzati i permessi per lutto?
I giorni di permesso devono essere utilizzati entro 7 giorni dal decesso o dall’accertamento dell’insorgenza della grave infermità o della necessità di provvedere a conseguenti specifici interventi terapeutici. Quindi è entro questo termine che decorrono i permessi per lutto.
Chi ha diritto a tre giorni lavorativi per lutto familiare?
La normativa nazionale prevede che i lavoratori hanno diritto a tre giorni lavorativi all’anno di permessi per lutto familiare o per grave infermità di un parente entro il secondo grado (figli, genitori, fratelli, sorelle, nipoti e nonni).
Quali sono i permessi per lutto a tempo indeterminato?
Permessi per lutto docenti a tempo indeterminato. L’art. 15 del CCNL tratta i permessi retribuiti dei dipendenti a tempo indeterminato: “ Il dipendente della scuola con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ha diritto, sulla base di idonea documentazione anche autocertificata, a permessi retribuiti per i seguenti casi:
Chi può prendere i giorni di lutto?
Permessi per lutto: per chi spettano coniuge; parenti entro il secondo grado (per i quali non occorre il requisito della convivenza): genitori, figli naturali, adottati o affiliati (I grado); nonni, fratelli e sorelle, nipoti di nonni naturali (figli dei figli) (II grado);
Quanti giorni ti aspettano per la morte di una nonna?
I giorni di permesso per lutto a cui un dipendente ha diritto nell’arco di un anno sono 3. Nei giorni di permesso non sono considerati i giorni festivi e quelli non lavorativi.
Quanti giorni spettano per la morte del padre?
Spettano 3 giorni nell’arco dell’anno, regolarmente retribuiti in busta paga, per coniuge e parenti fino al secondo grado – nel settore privato – e per coniuge, parenti entro il secondo grado, persona componente la famiglia anagrafica/convivente stabile e affini di primo grado.
Come prevede il congedo per lutto?
Come detto finora, la legge prevede fino a 3 giorni di congedo per lutto. Tuttavia, i singoli contratti collettivi, possono prevede delle condizioni di maggior favore (ma mai peggiorativi, i 3 giorni minimi devono essere rispettati). Ecco alcuni esempi di CCNL che prevedono condizioni di maggior favore:
Quali sono i giorni di congedo retribuito per lutto?
Come anticipato in apertura, i giorni di congedo retribuito per lutto sono al massimo 3 giorni all’anno. Ciò significa che, se nello stesso anno, si hanno più lutti, non si possono avere più di 3 giorni retribuiti.
Quando deve essere preso il congedo matrimoniale?
Il congedo matrimoniale deve essere preso in occasione del matrimonio o dell’unione civile. Se il matrimonio o l’unione civile avviene di sabato o di domenica, ad esempio, il congedo deve essere preso a partire dal lunedì successivo.