Sommario
Quanti zeri ammette una funzione?
Quanti zeri ammette una funzione? se hai una funzione continua su un intervallo compatto e agli estremi dell’intervallo essa assume valori discordi (di segno opposto), allora sicuramente ha almeno uno zero. se la stessa funzione ha una monotonia stretta, allora sicuramente ammette un solo zero.
Come capire se una funzione ammette uno zero?
(Esistenza degli zeri) Sia f una funzione da un intervallo chiuso limitato [a,b] in R, continua in [a,b], tale che f(a) e f(b) siano discordi. Allora esiste almeno un c∈(a,b) tale che f(c)=0.
Quanti sono gli zeri di un polinomio?
Un polinomio può avere più zeri coincidenti e, dato uno zero α, il massimo numero naturale m per cui (x − α)m divide p(x) è detto molteplicità di α in p(x). Per esempio, il polinomio x 3 − 2x 2 + x ha come zeri i numeri 1 e 0, il primo con molteplicità uguale a 2, il secondo con molteplicità uguale a 1 (→ polinomio).
Cosa dice il teorema di esistenza degli zeri?
In analisi matematica il teorema di Bolzano, detto anche teorema degli zeri per le funzioni continue, assicura l’esistenza di almeno una radice delle funzioni continue reali che assumano segni opposti ai due estremi di un intervallo. Il teorema è stato dimostrato dal matematico boemo Bernard Bolzano.
Quale ipotesi non è richiesta dal teorema degli zeri?
f(x)=\frac{1}{1-x}. f(x)=1−x1. Essa assume valori di segno opposto agli estremi dell’intervallo considerato ma non è continua nel punto 1. Non è soddisfatta quindi l’ipotesi di continuità per f, richiesta dal nostro Teorema; questa funzione non ammette alcuno zero in tale intervallo, come si può vedere in figura.
Cosa sono gli zeri di una funzione polinomiale?
Gli zeri di una funzione polinomiale sono i valori della x per i quali y = 0 y=0 y=0. Sostituendo alla x un numero, il polinomio assume uno e un solo valore. Il polinomio è quindi una funzione del tipo y = f ( x ) y=f(x) y=f(x).
Quando si può applicare il teorema di Weierstrass?
Il teorema di Weierstrass è un teorema di base dell’analisi matematica, che viene usato spesso nelle dimostrazioni di altri risultati (vedi per esempio i teoremi di Rolle, Lagrange e Cauchy) e ci assicura l’esistenza di massimi e minimi assoluti di una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato.