Quanto dura il periodo di prova nel contratto a tempo determinato?
Occorre ricordare che la durata massima del periodo di prova è fissata dalla legge in sei mesi. I Ccnl hanno, tuttavia, il compito di declinare la durata del periodo di prova.
Chi ha un contratto a tempo determinato può essere licenziato?
Licenziamento. Il lavoratore assunto a tempo determinato non può essere licenziato prima della scadenza del termine se non per giusta causa, cioè per un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro.
Quando è previsto il periodo di prova?
Il periodo di prova è il tempo previsto da qualsiasi tipologia di contratto di lavoro che consente alle parti di valutare la convenienza del rapporto. Scatta nel momento in cui avviene l’assunzione e sempre prima che abbia inizio tale periodo, pena la nullità della prova stessa e la sua conversione in rapporto definitivo.
Qual è il periodo di prova del datore di lavoro?
Anche il contratto dei lavoratori domestici può prevedere un periodo di prova regolarmente retribuito. Il datore di lavoro lo può inserire nella lettera di assunzione. La durata è stabilita dal contratto nazionale e dalla legge e varia a seconda dell’inquadramento, ovvero: 1 mese per chi ha la qualifica di impiegato;
Qual è il periodo di prova per un impiegato qualificato e d’ordine?
per impiegato qualificati e d’ordine sotto la guida ed il controllo di altre persone: 30 giorni di lavoro effettivo. Se il contratto a termine viene trasformato in tempo indeterminato non può essere previsto un periodo di prova.
Qual è il periodo di prova di un contratto di lavoro?
Tutti i contratti di lavoro possono prevedere un periodo di prova in cui sia l’azienda sia il neoassunto verificano se il rapporto appena iniziato è davvero conveniente da ogni punto di vista. Può capitare, infatti, che il datore si sia fatto una certa idea del candidato che ha scelto ma che quest’ultimo non risponda alle aspettative.