Sommario
Quanto dura un intervento di raschiamento?
La durata dell’intervento varia da 10 a 20 minuti. Dopo il raschiamento, la paziente viene riportata in stanza d’ospedale, nell’attesa che l’anestesia svanisca. Al risveglio, la paziente non deve alzarsi per alcun motivo, salvo diversa indicazione medica.
Come viene fatto il raschiamento?
Il raschiamento uterino è una procedura chirurgica effettuata o a scopo diagnostico o a scopo terapeutico. Con l’ausilio di una curetta (da cui anche il nome curettage), una sorta di cucchiaio tagliente, vengono rimossi frammenti di endometrio o una massa anomala contenuta nell’utero.
Quando è necessario fare il raschiamento?
Le donne possono sottoporsi al raschiamento per rimuovere volontariamente il prodotto di una gravidanza indesiderata entro e non oltre la 13° settimana di gestazione. Oltre a questa finalità, il raschiamento operativo viene eseguito per la rimozione di: Alcuni residui placentari dall’utero dopo il parto.
Quanti giorni durano i dolori dopo il raschiamento?
Attenzione pure alla sindrome del 3°-5° giorno dopo raschiamento dove possono apparire dei dolori acuti, ma che si spengono progressivamente con una terapia analgesica. Non si differenzia dall’infezione, ma a differenza dell’infezione si spegne progressivamente con una terapia antiinfiammatoria e analgesica.
Come si sta dopo un raschiamento?
Come si fa il raschiamento Dopo la revisione uterina, si torna a casa in giornata, a meno che non compaiano febbre o altre complicanze, che sono però poco frequenti. Nei giorni successivi, si continuano ad avere perdite ematiche sempre più lievi, che si esauriscono in 7-10 giorni.
Quanti giorni dura il capo parto dopo un raschiamento?
A livello generale il capoparto dopo un aborto nel primo trimestre si presenta da un mese fino a tre mesi dopo l’evento, con flusso abbondante e di durata di circa una settimana.