Sommario
Quanto dura una petunia?
Petunie e surfinie in cassetta sul davanzale garantiscono da giugno a settembre fioriture spettacolari: basta metterle a dimora nel vaso giusto, bagnarle e togliere il seccume con regolarità.
Quali sono le petunie perenni?
La petunia, originaria del Sud America e appartenente alla famiglia delle Solanacee, è, come la Surfinia, un’erbacea perenne coltivata di solito come annuale, dai lunghi fusti ramificati e vischiosi, con foglie opposte, appiccicose, di colore verde chiaro.
Come conservare la petunia in inverno?
In alternativa, conservateli in un sottoscala protetto dai venti freddi o in una cantina luminosa. Durante l’inverno ispezionateli ogni due-tre settimane e, nelle giornate più tiepide, somministrate acqua con molta moderazione.
Come si mantiene la petunia?
Le Petunie sono abbastanza esigenti per quanto riguarda le annaffiature, possono sopportare alcune ore di siccità, ma le piante tendono ad appassire rapidamente in caso di carenza di acqua; quindi vanno annaffiate con regolarità, ogni 2-3 giorni, intensificando le annaffiature durante i mesi estivi.
Dove tenere le petunie?
Coltiverai le piante di petunia facilmente, dovrai solo assicurarti di metterle in luoghi molto luminosi, con un’esposizione in pieno sole e luce diretta per almeno sei ore al giorno. Questo è un aspetto molto importante se desideri delle piante molto fiorite, infatti, poca luce porta a fioriture scarse.
Quanto dura una surfinia?
Surfinia in inverno La surfinia alle nostre latitudini viene coltivata come pianta annuale anche se in realtà sarebbe una pianta perenne. Nel suo ambiente naturale infatti questa pianta potrebbe vivere senza problemi più anni.
Come conservare le surfinie per l’inverno?
Per i più appassionati è possibile cercare di salvare le surfinie dall’inverno. Per far questo si può provare a coprire le piante, quando le temperature si abbassano, mettendole al riparo all’interno di una serra o in casa.
Che differenza tra petunia e surfinia?
In commercio è possibile trovare anche le cosiddette Surfinie. Tra Petunie e Surfinie la differenza è piuttosto irrilevante e consiste nel loro modo di svilupparsi. Se infatti le prime si sviluppano in maniera eretta, le Surfinie sono del genere a portamento ricadente, capaci di crescere anche sino a due metri.
Dove mettere le petunie in inverno?
Per questo, durante l’inverno, la pianta deve essere protetta sia dalle temperature troppo rigide che dalle gelate e deve essere curata all’interno della casa oppure in apposite serre in cui è possibile ricreare le condizioni climatiche della stagione calda e temperata.
Come conservare le surfinie durante l’inverno?
Come curare le petunie in vaso?
Annaffia le petunie a giorni alterni: meglio utilizzare quantità d’acqua frequenti ma piccole, evitando gli eccessi. Svuota i sottovasi, sarà utile per evitare i ristagni. Durante l’estate, quando la pianta appare priva di vigore e i fusti si ingialliscono, è importante ridurre l’altezza con una potatura strategica.
Quanto vanno bagnate le petunie?
Le piante di petunia sono abbastanza esigenti per quanto riguarda le annaffiature, possono sopportare alcune ore di siccità, ma le piante tendono ad appassire rapidamente in caso di carenza di acqua prolungata; annaffiamo quindi con regolarità, ogni 2-3 giorni, intensificando le annaffiature durante i mesi estivi.
Quando fioriscono le petunie?
Le petunie fioriscono da metà primavera fino a metà autunno; hanno una fioritura molto abbondante con fiori di differenti colori; questa pianta è molto adatta ai vasi pensili, è usata per decorare la casa e creare macchie colorate nei giardini, ma anche su terrazzi, balconi e davanzali.
Quando avviene la semina Delle petunie?
La semina delle petunie avviene a fine febbraio/marzo in letto caldo. Se decidi di partire dal seme, tieni queste piantine al chiuso in un ambiente abbastanza umido finché non raggiungeranno circa i 10cm di altezza, e finché fuori non ci sarà più caldo (circa maggio).
Come si possono attaccare le petunie?
Parassiti e malattie. Le petunie possono essere attaccate da parassiti come ad esempio il ragnetto rosso e gli afidi. Il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) è un acaro che si nutre della linfa dei vegetali, causando decolorazioni delle foglie che successivamente si tingono di una tonalità grigio-giallastra.