Sommario
- 1 Quanto prendo durante la malattia?
- 2 Come avviene l’indennità di malattia?
- 3 Quanto dura l’indennità di malattia per i dipendenti pubblici?
- 4 Qual è il periodo di malattia per un dipendente?
- 5 Qual è il limite dell’indennità di malattia?
- 6 Qual è il periodo massimo di indennizzo per la malattia?
- 7 Come avvertire i dipendenti pubblici che assentano per malattia?
- 8 Quando è tenuto il dipendente pubblico per malattia?
Quanto prendo durante la malattia?
Quanto prendo durante la malattia. Al lavoratore assente per malattia l’INPS riconosce un’indennità sostitutiva dello stipendio per il periodo che va dal 4° al 180° giorno. Invece, i primi tre giorni, chiamati periodo di carenza, vengono retribuiti dal datore di lavoro in misura di quanto previsto dal contratto collettivo applicato.
Come si può lavorare quando si è in malattia?
Prima di spiegare se si può lavorare quando si è in malattia è necessario elencare gli obblighi che incombono sul dipendente quando è assente per ragioni di salute in modo tale da comprendere cosa può fare e cosa invece non può. Il primo obbligo del lavoratore è quello di comunicare immediatamente l’assenza al proprio
Come avviene l’indennità di malattia?
Anche se versata dall’INPS, l’indennità di malattia è erogata anticipatamente dall’azienda. L’INPS però interviene solamente dal 4° giorno consecutivo di malattia, mentre per i primi 3 giorni è a carico del datore di lavoro nella percentuale indicata dal CCNL di riferimento.
Qual è la retribuzione media per la malattia?
al 50% della retribuzione media giornaliera per i primi 20 giorni di malattia; al 66,6% per i giorni successivi della malattia o nei casi di ricaduta. Tuttavia ci sono delle eccezioni per alcune professioni specifiche.
Quanto dura l’indennità di malattia per i dipendenti pubblici?
Indennità di malattia per dipendenti pubblici. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici ci sono delle regole differenti – e più vantaggiose – sia per la durata che per il calcolo dell’indennità di malattia. Agli statali, infatti, la malattia viene pagata non per 180 giorni, bensì per 18 mesi.
Qual è la durata del calcolo della malattia?
Per quanto riguarda i dipendenti pubblici ci sono delle regole differenti – e più vantaggiose – sia per la durata che per il calcolo dell’ indennità di malattia. Agli statali, infatti, la malattia viene pagata non per 180 giorni, bensì per 18 mesi. Nei primi 9 mesi di assenza, questo ha diritto inoltre al 100% della retribuzione.
Qual è il periodo di malattia per un dipendente?
Se, per esempio, per contratto collettivo nazionale un dipendente in una certa posizione lavorativa ha diritto a 180 giorni di malattia all’anno, per fare il calcolo bisogna valutare il tipo di periodo di comporto.
Quali giorni sono computati nei giorni di malattia?
La giurisprudenza è orientata a computare nei giorni di malattia anche i giorni festivi che ricadono nel periodo della malattia. Per quanto riguarda il sabato e la domenica e gli altri festivi (Natale, Pasqua, festa della repubblica etc etc..), debbono essere computati nei giorni di malattia.
Qual è il limite dell’indennità di malattia?
Il lavoratore che a causa di un evento morboso non può svolgere le mansioni per le quali è stato assunto ha diritto all’indennità di malattia. Ma c’è un limite di
Quali sono i primi 3 giorni di malattia?
Nei primi 3 giorni di malattia, il lavoratore è generalmente retribuito, in parte o per intero, dal datore di lavoro: l’Inps non riconosce alcuna indennità economica. Questi primi 3 giorni sono detti periodo di carenza. La riduzione del pagamento dell’indennità varia comunque in base al contratto collettivo nazionale applicato.
Qual è il periodo massimo di indennizzo per la malattia?
L’Inps indennizza la malattia per un periodo massimo di 180 giorni nell’anno civile, inteso come periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre. La malattia è pagata, come osservato, a decorrere dal 4° giorno (i primi 3 giorni sono di carenza, generalmente a carico del datore). Se le assenze per malattia iniziano in un anno e proseguono senza
Come si può comunicare la malattia al datore di lavoro?
La comunicazione di malattia al datore di lavoro e all’INPS può essere fatta in due modi: Fare una visita dal proprio medico, il quale rilascerà il certificato di malattia e provvederà a trasmetterlo telematicamente all’INPS, che si occuperà di avvisare il datore di lavoro.
Come avvertire i dipendenti pubblici che assentano per malattia?
I dipendenti pubblici che si assentano per malattia sono obbligati ad avvertire tempestivamente dell’assenza, entro le ore 8.30 o entro l’inizio del turno di lavoro, il responsabile della struttura presso cui prestano servizio, in modo tale che questo possa essere riorganizzato senza arrecare disagi all’utenza.
Quando un lavoratore si assenta dal posto di lavoro per malattia?
Quando un lavoratore si assenta dal proprio posto di lavoro per malattia deve sempre fare attenzione a non superare il limite massimo di assenze oltre il quale si può essere licenziati. L’assenza per malattia, infatti, pur essendo un diritto del lavoratore non può superare determinati limiti di
Quando è tenuto il dipendente pubblico per malattia?
Assenza dal domicilio: se il dipendente pubblico si assenta per malattia è tenuto sin dal primo giorno dalla dichiarazione dello stato di malattia a rendersi reperibile nelle fasce orarie dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 al fine di permettere le visite fiscali.