Sommario
Quando il fuoco cambia colore?
Una sostanza riscaldata emette energia sotto forma di radiazione luminosa, cioè luce, il cui colore dominante cambia gradualmente dall’infrarosso all’ultravioletto man mano che la temperatura della sostanza aumenta. Ma la colorazione della fiamma dipende anche dalle altre sostanze che partecipano alla combustione.
Che colore deve avere la fiamma del gas?
Il colore della fiamma vicino al materiale combustibile è blu, essendo i gas molto caldi, e vira verso il rosso e giallo man mano che i gas si allontanano dalla sorgente, in quanto diminuendo la temperatura diminuisce la frequenza delle radiazioni emesse.
Perché il sale a contatto con la fiamma la colora?
Il calore della fiamma (energia termica) sollecita gli atomi e li induce ad emettere energia sotto forma di luce di colore caratteristico. La spiegazione del fenomeno è data dalla struttura dell’atomo.
Cosa fa cambiare colore al fuoco?
Blu, Cloruro di rame (sale di rame, viene utilizzato spesso in pirotecnica per la colorazione dei fuochi, dona un colore blu/verde); Rosso, Cloruro di stronzio (si presenta di forma bianca ed inodore, impartisce alla fiamma un colore rosso a sprazzi);
Cosa vuol dire quando la fiamma del gas e gialla?
Il metano infatti viene miscelato all’ossigeno, per una migliore combustione, solo una volta arrivato all’interno del piano cottura all’interno di un tubicino che dall’ugello porta al bruciatore. Una miscela di qualità inferiore darà invece luogo ad una combustione non ottimale caratterizzata da una “fiamma gialla”.
Quando la fiamma e verde?
Come descritto nella scheda sui “Colori caldi”, il forte riscaldamento di alcune sostanze può provocare l’emissione di luce colorata. Quando i vapori vengono incendiati, l’etanolo brucia e si produce una caratteristica fiamma che assume colore verde per la presenza del composto di boro.